Bella mia moglie. Guardandola i quegli stati l’uccello mi stava ritornando duro……. era una baccante, non avevo mai visto il sesso trasfigurarla in quella maniera……. A quel punto si riebbe lentamente. Aveva il corpo coperto da striature bianche. Respirava appena , aveva ancora le gambe socchiuse leggermente piegate, le aveva piegate per permettere alle sue dita di stuzzicarsi meglio. Mi guardò con aria di complicità, sapeva che avevamo messo in pratica un mio sogno perverso. Quante volte per eccitarci avevamo pensato di farlo con un’altra persona o davanti a qualcuno e ora era successo. Lui quel vecchio la osservava mentre l’altra donna completamente nuda anche lei era andata ad accovacciarsi ai suoi piedi. Lui le accarezzava la testa con non curanza e con aria sorniona ci chiese se nei nostri sogni c’era anche quello della schiavitù. Io lo sapevo, quante volte avevo visto la mia dottoressa leggere la storia di O , quel romanzo l’affascinava e l’attirava …Chiusa in un castello o in una gabbia …ma non gli bastava, si era accorto che il cazzo mi stava diventando duro e con un ordine secco alla mia metà…
” Vedo che il sesso le piace e il cazzo di suo marito sembra ancora eccitato gli faccia un pompino con l’ingoio, si dovrà abituare, mi sembra che la sborra addosso la ecciti, veda di incominciare a berla “
Lei rimase immobile per un momento. Le braccia tese all’indietro le servivano d’appoggio, guardò lui, guardò me, aveva come l’aria smarrita. In quel momento si stava riavendo da quella tempesta di sensi che ci aveva travolto e si accorgeva di che cosa aveva fatto, anzi di che cosa avevamo fatto. Il suo magnifico corpo, quei seni con le punte dei capezzoli rivolte verso l’alto. Mi guardò smarrita, io la guardavo, e abbassai la testa come per invitarla….. e …ebbe come un lampo negli occhi, si mise in ginocchio e si avvicinò a me. Io ero li sul divano con i pantaloni sbottonati e il mio cazzo si vedeva perfettamente. Si allungò verso di me, la sua mano sul mio cazzo. Lo prese e mi iniziò a segare lentamente, chiusi gli occhi, non mi sembrava vero, le sue dita sulle mie palle e poi lentamente lo sfiorò con la bocca. Senti il suo alito e poi le sue labbra, quasi furtive e poi ad un cero punto lo ingoiò tutto, il caldo della sua saliva…Le sensazioni…….Ora era in ginocchio ai miei piedi, la sua testa andava e veniva sul mio cazzo , aumentavano i brividi, ormai ero al limite, stavo per esplodere; Il vecchio ci guardava, e spinse la sua “ schiava “ verso la mia Clara.
“ Vai stuzzicale il culo e falla tremare”.
Quella mora dagli occhi di ghiaccio fu dietro a lei e capì che le sue mani le iniziavano ad accarezzare il culo. Intanto il mio amore come preso dalla voglia si allargò lentamente come per permettere a quelle mani di approfondire la carezza. Io sentivo la sua bocca, a tratti quasi si fermava per assaporare le carezze dell’altra donna, mentre io non ce la facevo più. Ebbi un orgasmo il mio seme esplose nella sua bocca e nello stesso tempo quelle dita di donna provocarono il piacere anche a lei. Muggì come una vacca socchiudendo la bocca, il mio seme colò sul cazzo. Ma non le interessava inghiottì con mio grande stupore quello che poteva e altro le rigurgitò dalla bocca, le colò dalle labbra e continuò a leccarlo. Sul cazzo, sulle palle, sui miei pantaloni, era come indemoniata. In quel momento era un’altra persona una persona che non avevo mai conosciuto. Non paga mentre faceva tutto questo con le mani si allargò il culo per permettere a quelle dita di entrarle meglio dentro di lei. Tremava, scuoteva la testa, mi guardò per un momento, sul suo volto era stampata tutta la lussuria che poteva avere in corpo, sapevo che aveva il culo pieno e nello stesso tempo il mio sperma le colava dalle labbra, mi sorrise leggermente ….le sue parole mi colpirono……
”Cosa sto diventando, tutto questo mi piace non mi riconosco, essere guardata, obbedire, non sono più io… “
Io le sorrisi, dovevo capire che quella era una richiesta di aiuto, la mia Clara si accorgeva che stava cambiando ma in quel momento ero un maschio infoiato e non riuscì a leggere tra le righe……
Il vecchio osservava il tutto e sentendo quelle parole. Ebbe un sorriso, brillarono i suoi denti e ad alta voce….
” La nostra sposina, sta cambiando, il marito dovrà darsi da fare, dovrà fare gli straordinari”
Lo disse ridendo e alzandosi in piedi, mentre la sua schiava intanto raccoglieva i suoi vestiti. Io e mia moglie eravamo come paralizzati sentendo quelle parole , poi quasi con rabbia …
”Clara ci accompagni fino davanti alla porta del nostro appartamento e la apra così come si trova…ora!”
Era un ordine bello e buono, mia moglie rimase immobile, i suoi occhi da cerbiatta smarrita mi guardarono. Io non sapevo come rispondere, in quel momento avrei dovuto dire di no, quel gioco ci stava prendendo la mano, ne eravamo come ipnotizzati, un vortice di sensazioni nuove. Quell’obbedire agli ordini. Dovevo invitarli ad andarsene senza ne si ne no invece….Clara si alzò in piedi, il suo magnifico corpo, i suoi fianchi che tante volte mi avevano dato piacere e quei seni che mi facevano impazzire quando in spiaggia per farmi rabbia prendeva il sole senza la parte alta del costume. Respirò a fondo e precedette i nostri ospiti verso il corridoio che portava all’entrata….era completamente nuda, precedeva il vecchio e la sua schiava anche lei come l’aveva fatta mamma ….Due perfetti animali da letto e io le guardavo inebetito non sapevo che cosa fare. Sentii la porta del nostro appartamento scattare e li sentii uscire……Ora mia moglie era nuda sul pianerottolo, accompagnava un padrone con la sua schiava. Un pianerottolo di una casa 900, un alta ringhiera e un ascensore completamente aperto che passava in mezzo alle scale. Clara sentiva dei brividi , nuda, li fuori la porta di casa, poteva passare chiunque e l’avrebbero vista ne provava un brivido. Ma quella paura le piaceva, lui quel vecchio la guardava, e la sua “ donna “ anche……e prima di entrare
“Domani andrete a fare compere , vedrà come il suo corpo sarà valorizzato”
E cosi dicendo si accomiatò da lei e i due entrarono in casa. Lei si trovò sola su quelle scale e in quel momento si rese conto di essere nuda. Il freddo del marmo quelle luci fioche , il suo bel corpo riflesso in un ombra evanescente, ebbe come paura e con un balzo rientrò in casa. Io intanto mi ero alzato e mi ero rivestito, lei era nuda li davanti a me. Il suo sguardo mi face perdere letteralmente la trebisonda. Le fui addosso, era una dea, e lei lo sapeva, ci fu un bacio al fulmicotone, un lingua lingua da mettere in imbarazzo una pornodiva. Gioco di lingue vecchio come il mondo le mie mani corsero sul suo corpo e lei si strinse a me come in cerca di conforto; voleva conforto era come se avesse paura tremava.
“ Dove ci porterà questo gioco? Ho paura, non so dove andremo a finire, quel vecchio è diabolico, le sue parole mi ipnotizzano e io so solo dire di si“
Chiedeva aiuto, e io lo sapevo. Avevo paura ma nello stesso tempo ero eccitato, volevo vedere fino dove saremmo arrivati. Mia moglie, una donna perfetta e inappuntabile non l’avevo mai vista fare cose del genere e ridursi così, e poi il suo bisbiglio volgendosi a me…
”Voglio cazzi, voglio cazzi per me”
Mi avevano come stregato, la gelosia era entrata in me una forma di gelosia malsana, se lei era così facesse pure la puttana e andasse a battere, una cosa del genere non l’avrei mai sopportata ma nello stesso tempo mi attirava. Le sue mani corsero sul mio corpo, lei era già nuda e io con foga mi tolsi la maglietta, ora i suoi seni sfiorarono il mio petto. Sentivo le punte dure dei capezzoli, era eccitata, aveva ancora voglia e ne avevo anch’io, la presi tra le mie braccia e la portai in camera. La stringevo a me sollevata da terra era come se fosse una bambola. Così come si trovava tra le mie braccia la lasciai cadere sul nostro letto. Il suo grido e poi mi buttai sopra di lei. La volevo possedere con rabbia, farle male e nello stesso tempo amarla con tenerezza.
CONTINUA