M…..si mise a ridere e sorseggiando una limonata gelida…di solito non beveva::
“ E’ una donna libera io non la posso trattenere nella ricerca dei suoi limiti, sono cose che mi ha chiesto e le voglio troppo bene per rifiutargliele, la potevo lasciare sacrificare in centro America ma ormai mi è entrata dentro non so che cosa sarei e farei senza di lei……” Madame Fong si mise a ridere, la sua risata roca da grande fumatrice e mentre succedeva ciò allungò la sua mano verso una splendida cinese che era in piedi accanto a lei, un viso di porcellana da trucco perfetti fasciata da un vestito di seta rossa dai riflessi verdi che esaltava quel corpo minuto e le gambe perfette messe in mostra da uno spacco altissimo….continuò a parlare” Credo caro M……che tu ti sia innamorato, stai capitolando….” Lui con una battuta di spirito. “Anche i Thaipan hanno il loro punto debole” Intanto nel piano sottostante i tre corpi uniti raggiunsero il culmine e i due maschi godettero in lei , fu un esplosione una fantasmagoria, scossi dall’orgasmo si accasciarono e poi lentamente si ritirarono da suo corpo lasciando infissi i profilattici. Lei ansimava, era stata aperta e il piacere l’aveva raggiunta e si era moltiplicato in lei, perché per un momento sognò di essere guardata da M…….voleva mostrargli quanto fosse troia e lo stava facendo per lui…… Non sapeva che lui la stava guardando realmente………Era li aperta i due uomini si alzarono e invitarono l’altra donna a leccarla, a pulire i suoi buchi, dal culo le usciva il preservativo che stava gocciolando e la Maharany si buttò letteralmente sul suo corpo la succhiò con avidità, succhiava quella carne quel buco sporco di merda e sperma che era stato forzato la bocca aveva un alone marrone a bianco e poi con rabbia si buttò a baciarla con avidità un numero degno di due gatte in calore, due corpi femminili che si contorcevano e si strisciavano con avidità, quelle leccate, quelle carezze e strusciamenti la fecero come rivivere e ritornò a cercare il piacere….ora lo cercava nel corpo dell’altra donna , voleva godere..le loro mani iniziarono a cercarsi come le mani di un cieco per non dimenticare le forme e la morbidezza della pelle. Erano lanciate e le persone presenti si misero a guardare. . carezze baci, slinguate il suo corpo iniziò a fremere di nuovo, la mano di lei corse verso la sua figa…era un lago, l’introduzione precedente e la goduria l’avevano letteralmente sconquassata ma ora prima un dito, poi un altro….la mano a cuneo ….lentamente entrò in lei , lentamente, ora assaporava quella introduzione e chiuse gli occhi , allargò di più le gambe per fare spazio e dalla sua bocca uscì un rantolo da animale …un IMPALAMI e la sua amica lo fece, lo fece con rabbia entrò in lei fino ad oltre il polso….piacere solo piacere, questo era suo non era per nessun altro era esclusivamente suo…continuarano……. era con una mano in figa e sentì che l’altra la stava forzando nell’altro buco ….piena fino all’inverosimile , le dita lentamente……. di nuovo ma dall’altra parte …una….due e poi quattro, era sempre più allargata ora il suo corpo sudava, la sua rosetta si stava tendendo allo spasimo, fu il momento delle nocche e poi dentro , un altro palo nel culo….non era come quando l’aveva presa lui con il megavibratore nella fica, quello gonfiabile nell’appartamento della folle Susy ora aveva due mani piantate nei suoi buchi, che si muovevano dentro, la sua amica con un ghigno diabolico chiuse i pugni dentro di leo e li fece roteare, ormai lei era appoggiata solo sulla schiena, il suo ventre era proteso in alto, forzato con le gambe , anzi il suo ventre in posizione ginecologica . Di nuovo piacere e lussuria , annullamento tutte quelle sensazioni che partivano dal suo ventre, chiuse gli occhi e quasi svenne. La lasciarono così, distesa su quel pavimento lucido completamente nuda, la lasciarono così si doveva riprendere e gli uomini e le donne attorno a lei si sedettero a tavola, lei invece rimase al suolo boccheggiante….farfugliò alcune parole quasi incomprensibili….ma una delle puttane presenti le capì e si mise a ridere sguaiatamente……
” Non ne ha avuto abbastanza…chiede ancora cazzi….”
Ci fu un ilarità e allora la trascinarono sotto la tavola,
“Succhia i cazzi datti da fare schiava “ …
Lentamente si riebbe, ormai era a quattro zampe, corpi nudi di maschi seduti e fighe di donna , poteva vedere tutto e iniziò a darsi da fare,…sapori strani , piscio, sborra, sapore di profilattico , non le interessava niente , voleva rinvigorire quella carne con la sua bocca e ne voleva ingurgitare il contenuto, se li spinse fino in gola, li sent’ crescere e poi esplodere dentro di lei , i filamenti bianchi che tanto amava, la imbrattarono, cercò di inghiottire il più possibile, li aveva in pugno; cercava di dominare il piacere che l’assaliva nuovamente ora voleva aspirare tutto…pisciassero pure era disposta a bere anche l’urina se ciò li faceva eccitare maggiormente, sentiva ancora il sapore della sua merda datale dal bacio della sua amica ma non se ne interessava. Gocce sul mento tra i suoi seni ove gli anelli brillavano con tutti i loro sottintesi inviti. Schiava, puttana e schiava del suo piacere , era lei e non se ne dispiaceva era uscita la cagna. Due uomini in sommo spregio sborrarono su un piatto e li davanti a tutti glie lo diedero da lappare, non se lo fece neanche chieder, si buttò a leccare si stava annullando, un sommesso brontolio e mentre leccava la sua mano si pastrugnava la figa , si pizzicava il bottoncino con rabbia per sentire quelle scosse elettriche che si irradiavano da suo basso ventre per giungerle in testa e darle tutte quelle sensazioni che amava. Era li in quella posizione, tutti vedevano la sua lingua correre avidamente su quel piatto e ….in quel momento entrò un’altra puttana della casa, era quella bianca, non più giovane, l’esperta nel prenderlo in culo, che amava farsi annullare da cazzi e cazzi quasi esclusivamente dietro , per poi mostrare la voragine che avevano lasciato e continuare a masturbarsi………
CONTINUA